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Antonio aveva dichiarato solennemente che quell’anno non avrebbe scritto la letterina a Babbo Natale. Seduto a colazione, con la tazza piena di latte e cereali, si era anche un po’ arrabbiato per la sorpresa che aveva generato la sua affermazione. “Ma… mamma!”, brontolò, stupito che lei non riuscisse a capire, “Sono grande adesso! Ho sette anni!”. La mamma gli sorrise dolcemente. “Hai ragione”, disse conciliante, “Tutte quelle cose… i film sul divano con i popcorn al caramello, i disegni con le dita, i biscotti con le formine… sono cose da bimbi che ormai non ti interessano più”. Era voltata di spalle e tuttavia, attraverso il riflesso proiettato contro la finestra soleggiata, non le sfuggì l’espressione dubbiosa che già cominciava a dipingersi sul visetto del bambino.
Antonio sedette sul divano a gambe incrociate e si stiracchiò. Quel pomeriggio sulla pista di pattinaggio era stato divertentissimo, e finalmente aveva capito come affrontare le curve senza cadere, però poi era caduto lo stesso, distratto dal dolcissimo odore di zucchero filato che si era diffuso nell’aria all’improvviso. Doveva essersi appisolato per un po’ di tempo, perché all’improvviso aprì gli occhi, il sole era tramontato e sulle sue gambe era distesa una copertina calda di lanetta riccioluta. Il salone era nell’ombra, ma sulle pareti, tutt’intorno, si proiettavano delle bellissime stelle luminose. Antonio sgranò gli occhi e saltò giù dal divano, si rese conto che provenivano dal cilindro rosso su cui era poggiato l’albero e, per qualche secondo, non riuscì a fare a meno di spostare lo sguardo dalle stelle dorate sul pavimento agli astri che illuminavano il cielo notturno.
Quante volte aveva scrutato quel cielo sperando di scorgere la scia di una slitta o di sentire il tintinnio di un campanello? Era proprio sicuro di non avere nulla da dire a Babbo Natale? Si guardò rapidamente intorno, assicurandosi che nessuno lo vedesse e, dopo aver recuperato un foglio bianco dallo scrittoio, sedette ai piedi dell’albero per farsi luce con le stelle che nascevano dalla sua base. “Caro Babbo Natale”, scrisse e sì, aveva decisamente un sacco di cose da dirgli. C’era ancora un bel po’ di tempo prima che cominciasse uno dei film natalizi che davano in tv nel tardo pomeriggio, per fortuna, perché i biscotti non si sarebbero preparati da soli e l’indomani sarebbe andato a trovarlo il suo cuginetto preferito…
La base per albero di Natale che racchiude un cielo stellato
Nel Cielo Stellato delle feste ogni astro racchiude un sogno custodito nel cuore, un desiderio affidato con amore alla pagina di una letterina, una speranza coltivata e condivisa. Insieme, l’una al fianco dell’altra, le stelle accendono il cielo e dipingeranno presto la strada che Santa Claus percorre nella notte più magica dell’anno.
Un pezzetto di quella strada attraversa la base natalizia Cielo Stellato. Vermiglia, come l’abito che Santa indossa, accoglie la più ricca delle costellazioni natalizie. Grandi astri e stelline più piccole danzano l’una accanto all’altro e la loro luce si staglia, accesa, calda, tutt’intorno, proiettando tutti i sogni, desideri, speranze che contengono. Ogni amico di Santa Claus sente il desiderio di alzare gli occhi in cerca di una stella a cui affidare un sogno segreto. E, con questa fetta di Cielo Stellato, possiamo star certi che si realizzeranno.
| Compatibilità | Per alberi di altezza fino a 210 cm |
|---|---|
| Materiale | Metallo |
| Colore | Rosso |
| Tocco dell'Elfo Mastro | Cuore Luminoso |
| Larghezza | 30 cm |
| Profondità | 30 cm |
| Altezza | 48 cm |
| Diametro Tubolare | 4 cm |
| Colore Luci Led | Bianco Caldo |
| Peso | 3 Kg |
