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Addobbare l’albero era una festa per i bambini. Gigi non vedeva l’ora di appendere le palline per scoprire che, ogni anno che passava, riusciva ad arrivare sempre più alto e, un giorno, sperava di arrivare a mettere il puntale da solo. Maria e Laura, invece, si divertivano con gli addobbi, posavano le palline all’altezza dei lobi fingendo che fossero degli orecchini e qualche volta avevano mischiato ai biscotti veri i pan di zenzero colorati da appendere agli aghi.
Ormai era tutto pronto, il tappeto rosso con il viso di Babbo Natale pronto ad ospitare la base a forma di palline bianche e dorate e le palline bianche e dorate pronte ad accogliere l’albero verde dalle punte innevate. Le bambine parlottavano tra di loro discutendo di questo e di quell’addobbo e Gigi già pensava agli addobbi. Il trillo del telefono interruppe il loro vociare. “Noo!”, brontolò il bambino, “Proprio adesso che stavamo per fare l’albero”. Le sorelline, invece, non si persero d’animo. Dopo aver guardato il grande tronco dell’albero, e ammesso che non sarebbero mai riuscite a sollevarlo da sole, trovarono un’altra soluzione per impiegare il tempo. “Giochiamo a nascondino!”.
“Uno… due… tre”. Gigi, appoggiato contro il muro, contava lentamente, ma sentiva comunque le due bambine che correvano qua e là. “... dieci! Ora vi prendo!”. Si guardò intorno, studiando il salone. “Tana per Maria!”. L’aveva beccata subito, lo svolazzare della sua gonnellina rosa dietro il divano purtroppo non era passato inosservato. Iniziò a camminare per il salone lanciando occhiate agli angoli, poi passò ad aprire i cassetti. La bambina sembrava sparita. “Ho detto che dovevamo nasconderci in questa stanza”, brontolò e Maria scoppiò a ridere. “L’hai vista? Dove? Dove?”. Maria, che l’aveva vista nascondersi, scosse la testa con un sorriso. Le proteste di Gigi furono interrotte dal ritorno della mamma in salone, che lanciò un’occhiata incuriosita alla base dell’albero. “Perché sei accovacciata lì dietro?”, domandò. Bassina, con una felpa bianca e una gonnellina a balze dorata, Gigi non l’avrebbe mai distinta dalla base. “Ho vinto!”, esclamò la bambina saltellando felice, “Un biscotto in più per me!”.
La base per albero di Natale a forma di sfere bianche e dorate che brillano come occhi in festa
Un’emozione, piovuta rapida e improvvisa come una stella cometa, accende gli occhi di un amico di Santa Claus che la alimenta con lo spirito natalizio che soffia in cuor suo. Quegli occhi accesi, specchi di un cuore d’oro, sono proprio le sfere Magic Planets Ball. La più grande delle sfere è un soffio di aurora boreale dorata che si è avvolta su di sé, mentre la più piccola, di un candido biancore da orizzonte innevato, pure è abbracciata da quegli stessi soffi di aurora dorata. E, quando brillano insieme, danzano nell’atmosfera festosa come due piccoli pianeti che conoscono il segreto della meraviglia.
| Compatibilità | Per alberi di altezza fino a 240 cm |
|---|---|
| Materiale | Magnesia |
| Colore | Bianco-Oro |
| Larghezza | 42 cm |
| Profondità | 41 cm |
| Altezza | 68 cm |
| Diametro Tubolare | 4 cm |
| Peso | 8.7 Kg |
