Candela Babbo Natale e gli Abeti dei Ricordi 12 cm

Eliza sorrise alla stanza decorata. Era tutto al suo posto, tutto esattamente come lei lo desiderava, con le sfumature di colore più belle che ammantavano l’albero di magia, tra le lucine calde, mentre gli Schiaccianoci, in ordine di altezza, sorvegliavano la porta e le decorazioni abbellivano, equidistanti, le mensole del camino. I cuscini con i ricami del viso di Babbo Natale erano delicatamente posati sulle poltrone, guai a sedersi, guai a calpestare il tappeto con la slitta o spostare le calze appese al camino. “Sei proprio la signora Claus!”, esclamò il figlio Gabriele, “Ora facciamo una bella foto a questa stanza, così la mettiamo in un libro, poi incominciamo a far festa e per prima cosa togliamo i cuscini perché se cade la cioccolata sul divano si sporcano!”. “E tu sei il solito elfo dispettoso!”, ribatté lei, “Se vai a sedere altrove i cuscini non si sporcheranno”. Eliza non vedeva proprio l’ora che arrivasse l’8 dicembre per addobbare, come nei suoi suoi disegni di bambina, come quando sedeva con una copertina sulle spalle e si addormentava immaginando che Babbo Natale, vedendo le tantissime luci della sua casa, sarebbe passato da lei per prima. 

“Non so…”, continuò il ragazzo, “Secondo me manca qualcosa”. “Ah sì?”, domandò piccata la mamma, “Cosa allora, sentiamo? Decora pure a tuo piacimento, io non ti fermerò”. Colto alla sprovvista, il ragazzo si guardò intorno titubante. Se non avesse mangiato tutti gli omini di pan di zenzero, avrebbe potuto far scalare loro le palline rosse oppure metterli sulla ghirlanda. Ma così su due piedi… adocchiò sul tavolo una candela natalizia a forma di Babbo Natale in abito rosso con un abete in una mano e un pacco regalo nell’altra e subito corse ad accenderla. “Questo è il tuo contributo?”, domandò la mamma cercando di trattenere una risata. “È…”, ma non fece in tempo a finire la frase che con il braccio urtò un bicchiere d’acqua che finì contro la candela e la fiamma si spense. “Credo che dovrai trovare qualche altra cosa… e che sia veramente incredibile, sai… perché mi sa che sei appena finito sulla lista dei cattivi!”. 

A Santa Claus brillano sempre gli occhi, proprio come ai suoi piccoli amici che lo attendono, nella notte più magica dell’anno, per avere la conferma che i sogni son desideri e, alla fine, si avverano. Lui è il primo a crederci e infatti ha sempre un bel sorriso che gli fa diventare le guance rosse e ancor più paffute di quanto non siano già. I suoi occhi scintillano incorniciati dai capelli canuti, trattenuti sotto il cappello con una pallina di neve per pompon, e dalla barba riccioluta che nevica sulla giubba rossa. Ci porta dei doni, graditissimi, un abete giovane dalle punte un po’ innevate che aspetta solo di essere addobbato e un pacco regalo che conterrà una sorpresa, sicuramente proprio quella che abbiamo desiderato tanto a lungo. Santa Claus sta per arrivare con un bel dono per noi: presto vedremo la fiammella danzerina e allegra che lo annuncia. E allora sarà tempo di festa.