Elfo giovane Kody simpatico boscaiolo 43 cm

Bruno accolse pian piano i raggi del sole che filtravano attraverso le tende socchiuse, approfittando che la sveglia non fosse ancora suonata per rimanere un altro po’ al calduccio sotto il morbido piumone, finché lo raggiunse il profumo del caffè e allora aprì gli occhi. E incrociò lo sguardo furbetto di un elfo con la salopette rossa e un buffo cappello e due grandi orecchie rotonde. Il ragazzo, che certo non si aspettava quella compagnia, sobbalzò. “Ti sei svegliato finalmente”, sentì ad un certo punto e Mara apparve sulla soglia della porta con una tazzina fumante. “Ah è qui! Stamattina l’ho trovato sulla soglia della porta con una busta e il francobollo del Polo Nord. Davvero strano…”. Il ragazzo sorrise. Non vedeva l’ora che arrivasse l’elfo. Come ogni Natale sin da quando era bambino.

“Voi due!”. Mara puntò il dito contro Bruno e l’elfo sulla mensola accanto a lui. “Vi sembra divertente?”. Sul suo cellulare aveva scoperto una sua foto, scattata mentre sonnecchiava in poltrona, e, sul suo naso piccino, era stato disegnato il nasone tondo e rosso della renna Rudolph. “Io credo che ti stia veramente bene”, rise il ragazzo, “E poi Rudolph era il tuo personaggio natalizio preferito da bambina, o sbaglio? Tu che ne pensi?”, chiese poi rivolto all’elfo, che gli restituì un sorriso allegro. 

“Mara? Dov’è l’elfo?”. La ragazza, seduta in poltrona a leggere un libro, alzò le spalle. “Non saprei. Stamattina era nella teglia del mio forno e aveva disegnato un angelo nello zucchero a velo. Poi non l’ho più visto”, rispose fingendo di evitare il suo sguardo. Bruno non si arrese e lo cercò ovunque, finché il suo sguardo non fu attratto dallo scintillio dei lustrini dell’abito dell’elfo tra le luci dell’albero. Era sulla cima, con un braccio intorno al puntale. “Cosa c’è?”, domandò Mara, “Si vede che sta aspettando Babbo Natale e da lassù ha una prospettiva decisamente migliore”.

I giorni scorrevano rapidi verso il Natale e Kody si stava divertendo davvero un mondo con Mara e Bruno. Come quando aveva deciso di tostare i marshmallow sulla fiamma della candela mela e cannella di Mara o quando aveva svuotato la calza di Bruno e nascosto tutti i dolcetti. 
Mara si sentì solleticare il naso e si svegliò. La luce del salotto era accesa, strano perché era sempre lei a controllare che fosse tutto in ordine prima di dormire. Bruno la raggiunse poco dopo, con un bicchiere di latte tra le mani, ed entrambi si voltarono verso l’albero. Ai piedi dell’abete c’erano due pacchi chiusi da una bella coccarda riccioluta e, tra essi, l’elfo con la lunga punta del cappello che gli ricadeva sul naso. “Sei stato tu”. “Sei stata tu”, dissero contemporaneamente sorridendosi. “E allora”, conclusero, “Babbo Natale deve essere arrivato con un po’ di anticipo. In fondo Kody ha sempre saputo quali fossero i desideri”.

Kody è un inviato speciale di Santa Claus che arriva dal Polo Nord per scoprire quali desideri si nascondono nel nostro cuore, ben oltre quelli che la penna può raccontare in una letterina.

Ha un cuore grande per ascoltare, oltre che due orecchie molto grandi e molto tonde, che gli danno un’aria buffa e simpatica. I suoi occhi celesti sono dolci e gentili e quasi un po’ si perdono tra le guance rotonde e paffute, sempre rosate, e il nasino lungo e sottile da bambino dispettoso. Indossa una salopette rossa che gli fascia i fianchi abbondanti e morbidi, a prova di abbraccio, un po’ come quelli di Santa Claus. Sotto la salopette porta un maglioncino verde abete con le maniche di pellicciotto bianco e degli scarponcini con il pompon rivolto all’insù. È la divisa da elfo dei desideri, che a lui piace arricchita da lustrini e paillettes che lo fanno scintillare come le lucide dell’albero di Natale. È un tipo un po’ freddoloso, infatti indossa sempre una sciarpa rossa e verde tessuta con un intreccio a spina di pesce e le lunghe frange bianche che sventolano sul suo pancino soffice, mentre, sulla testa, non dimentica mai il cappellino a strisce e il pompon sulla punta a cui è fissato un rametto di agrifoglio con le bacche rosse, dono di Santa.

Anche lui ha un dono per noi e arriva direttamente dal Polo Nord. Dovremo pazientare ancora un po’, fino a Natale, ma possiamo star certi che sarà meraviglioso.