Festone di Natale di Palline Oro Risveglio della Stella 180 cm

Yuri ammirava la bravura di Magda nell’addobbare casa per Natale e, anche se non glielo diceva, si inteneriva profondamente quando la vedeva, con gli occhi scintillanti di una bambina, mentre intrecciava i festoni e sceglieva le palline o, convinta di non essere vista, scoccava un bacio sul chepì dello schiaccianoci con la divisa bianca e il mantello dorato da principe delle fiabe. Lui, invece, era decisamente imbranato tant’è che un anno, dopo essersi rovesciato sui piedi l’intera terrina con l’impasto per i biscotti, si era addirittura impigliato in una catena luminosa con i bottoni del suo maglione.

Ma quell’anno avrebbe stupito Magda. Era rientrato a casa portando due vasi con delle bellissime stelle di Natale rosse, poi uno si era rovesciato durante il trasporto, ma quella fogliolina ammaccata non si sarebbe notata, bastava coprirla con i rami dell’albero. Magda aveva già riempito il loro abete, snello e slanciato, con palline dorate non molto grandi lucide, opache e cosparse di brillantini. Ed era stata davvero molto brava ad appenderle tutte vicine, creando la forma di una spirale, come fosse un unico, grande raggio di sole che, dalla stella sulla cima, illuminava i rami fino a posarsi sui doni che aspettavano di essere aperti. Insieme alle stelle di Natale Yuri aveva portato anche una bella ghirlanda verde e folta, con un po’ di neve spruzzata sulle punte, molto simile a quella che nell’infanzia di Magda circondava la piccola finestrella tonda del salone di casa e che la bambina si divertiva a decorare appendendo le stesse palline dell’albero. “Ho visto Babbo Natale da quella ghirlanda”, gli aveva raccontato lei una volta. Non ricordava esattamente quanti anni avesse, forse quattro, o cinque tutt’al più. Stava sfilando le sfere dai rami alle spalle dell’abete per appenderle alla ghirlanda quando, “chi ti vedo? Babbo Natale dall’altra parte della strada che mi saluta! Incredibile!”, e, mentre lo diceva, aveva ancora la stessa espressione di bambina con gli occhi sgranati e le guance infervorate. 

Babbo Natale, pensava Yuri, sarebbe tornato a salutarla di nuovo. Doveva solo appendere la ghirlanda al centro della finestra accanto all’albero, riempirla di palline e aspettare che lei si svegliasse. Allungò la mano per sfilare una sfera, fu solo un attimo, alle sue spalle sentì il rumore della base dell’abete che ruotava velocemente su sé stessa, e all’improvviso si ritrovò con un coda dorata tra le mani, un lungo festone di palline tutte legate le une alle altre. Ma lui era sicuro di aver visto Magda appenderle una ad una! Oppure no? Lei, intanto, era comparsa sulla soglia della porta. Con gli occhi sgranati e le guance rosse, mentre fissava Yuri con il festone tra le mani e l’albero ancora traballante, aveva esattamente la stessa espressione meravigliata di tanti anni prima.

 Il festone Risveglio di Stella è il primo raggio di sole della mattina di Natale appena sorto, dopo la notte più magica dell’anno, per svegliare i tetti innevati dal silenzio. È un raggio di luce che filtra con i suoi piccoli bagliori, caldi e dorati, attraverso gli animi in festa degli amici di Santa Claus, più grandi e più piccini che siano: nelle sfere lucide, specchia i loro sguardi stupiti sulla mattina appena spuntata, in quelle opache custodisce il desiderio appena accennato che un dono sia finalmente arrivato per loro, mentre le sfere scintillanti sono i bagliori dei loro occhi perché, sì, un dono c’è davvero ed è tutto per noi. Alla luce di una stella che si sveglia… scartarlo sarà una sorpresa inaspettata.