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Luna seguì il profilo della boiserie in salone con un festone verde chiaro dai rametti sottilissimi e morbidi e delicatamente ne orientò le punte affinché piovessero verso il basso. Prima di posarlo contro la parte lo aveva intrecciato di lucine, che sembravano quasi essere lucciole, e già lo immaginava, durante la notte, come una coda di cometa che puntava in direzione dei desideri realizzati.
Era una sognatrice, lo sapeva, non poteva farci niente. E a Natale si sentiva ancor di più quella bambina che guardava il cielo in cerca di una stella cometa alla quale affidare il proprio desiderio.
Posò l’ultimo Schiaccianoci in divisa dorata accanto alla porta e si ritenne soddisfatta delle decorazioni, così posò i vari scatoli porta addobbi l’uno sull’altro per riporli, ma non si accorse che un bigliettino d’auguri legato ad un laccetto di juta, caduto chissà da dove, era rimasto impigliato nel festone.
Marisa entrò in salone poco dopo che la mamma ne era uscita. “A tutte le persone a cui voglio bene: che i vostri desideri si realizzino sempre”, lesse nel bigliettino appeso al festone. La mamma era sempre la solita, pensò, a Natale inventava un sacco di giochi e tradizioni per convincerli a volersi un po’ più di me. Prese a sua volta un bigliettino e scrisse: “A dicembre si pensa tanto a ciò che verrà. Impegniamoci tutti a realizzare i nostri sogni”. Paride la vide appendere il biglietto e trovò l’idea meravigliosa, così chiese alla sorella di aiutarlo a scrivere qualcosa. “Ma non è una lettera a Babbo Natale”, protestò lei, dopo che il bambino aveva già riempito mezzo foglio, ma poi sorrise. Se aveva tanti sogni e tante speranze allora era giusto che li esprimesse tutti.
Luna rientrò in salone mentre suo marito stava appendendo una foto al festone. “Ti ricordi?”, le disse indicando due giovani che si sorridevano davanti ad un albero illuminato, “È il nostro primo Natale insieme”. “Ma… cosa significa…”, esclamò lei stupita. Accarezzò un rametto del festone. Era appena nata una nuova tradizione di Natale.
Il festone natalizio che accarezza morbidamente le emozioni
Il sorriso che spunta spontaneo sul viso di chi è felice è un abbraccio avvolgente per l’animo che subito si scalda e ha voglia anch’esso di sorridere. È un abbraccio anche il festone Broceliande, una pioggia di rami e rametti delicati, di un verde chiaro e luminoso, come fosse mischiato ai primi raggi del sole mattutino.
La chioma del festone, florida e rigogliosa, si piega morbidamente verso il basso, lasciando pendere i rametti minuti, quasi eterei, fitti di aghi appuntiti, perché curvati verso l’alto, ma delicatissimi. I rami sono tutti vicini gli uni agli altri, una danza verde, allegra e festosa che accarezza gli animi desiderosi di riunirsi a stare insieme. E finalmente di sorridere.
| Materiale | Polietilene |
|---|---|
| Colore Chioma | Verde Chiaro |
| Larghezza | 12 cm |
| Profondità | 18 cm |
| Altezza | 270 cm |
| Effetto Chioma | Real Touch |
