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Laila cercò a tentoni la tazza sul tavolo accanto a lei mentre con gli occhi continuava a controllare il cesto che stava confezionando. “Biscotti, ci sono. Spezie per il vin brulè, ci sono. Té, c’è…”. Le sue dita incontrarono finalmente il manico di porcellana ma, inavvertitamente, mancarono la presa e la tazza cadde rovesciando tutto il suo profumato contenuto. “Oh no!”, esclamò la ragazza, cercando inutilmente di fermare quell’onda zuccherina prima che inzuppasse, come un biscotto, il biglietto d’auguri che doveva legare al cesto. “Che guaio!”.
Cercò ovunque un nuovo biglietto, ma sembrava che quel Natale avesse aperto il suo cuore oltre ogni immaginazione. Non era rimasto uno bianco. Sollevò il piccolo alberello glitterato all’interno del quale aveva vergato un piccolo pensiero, insieme ad una faccina sorridente, pensando forse di poterlo asciugare, ma finì solo per strapparlo. Eppure non poteva lasciare quel cesto sotto l’albero della nonna senza un messaggio.
Era stata la nonna ad insegnarle a scrivere. Nei lunghi pomeriggi invernali, con il calore della stufa alle spalle come fosse un abbraccio, la nonna le aveva guidato con pazienza la mano attraverso le righe di un foglio bianco per permettere anche a lei di aprire il suo cuore a Babbo Natale, come i cuginetti più grandi. Insieme avevano vergato poche semplici frasi: “Caro Babbo Natale, grazie per queste feste con la mia famiglia e i miei amici”. “E ora dobbiamo augurargli Buon Natale”, le aveva detto alla fine, “O se preferisci Merry Christmas”.
Laila ricordava quel momento come fosse ieri, nonostante la separassero dai quei pomeriggi trascorsi a mangiare biscotti almeno una ventina d’anni. Il suo sguardo si posò su una bella scritta rossa e bianca ‘Merry Christmas’, in corsivo piena di ghirigori e con le lettere vicine. Sembrava quasi la sua grafia di bambina, quando quasi disegnava le lettere maiuscole, accavallava un po’ le minuscole le une alle altre e poi spesso, soprattutto a Natale, le colorava di rosso. Intrecciò la scritta alla ghirlanda sul cesto. La nonna avrebbe capito il suo augurio.
La scritta natalizia che in due parole esprime tutta la gioia che c’è nel cuore
A volte si ha così tanto da dire che una sola letterina non basterebbe a contenere le parole di un animo in festa. A Natale c’è da raccontare, c’è condividere, c’è da dar voce a tutti i sogni nel cassetto che, al passaggio della slitta, finalmente si aprirà. Due parole, quelle che Santa Claus sussurra ogni volta che riparte con la slitta alla volta di un nuovo tetto fumante o innevato, riassumono tutto: Merry Christmas.
La scritta Christmas under the Stars è proprio quel sussurro, che ci capita di sentire nel vento, sotto il cielo stellato, con il cuore piuttosto che con le orecchie. La scritta in corsivo ha grandi lettere bianche sul fondo rosso, maiuscole ricciolute e minuscole tondeggianti che sono vicine le une alle altre e un po’ sì abbracciano, mentre le ultime lettere sembrano voler proseguire oltre. Santa Claus sussurra ‘Merry Christmas’ e intanto fa sbocciare anche dei ramoscelli di agrifoglio dalle foglie aguzze e smeraldine con le bacche rosse, la pianta natalizia di Santa, perché piena di spirito natalizio. Come lo saremo anche noi, ricevuto il suo augurio.
| Materiale | Legno |
|---|---|
| Colore | Rosso |
| Larghezza | 30 cm |
| Profondità | 2 cm |
| Altezza | 15 cm |
