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Gemma sentì bussare alla porta e contemporaneamente il timer del forno suonò, appena in tempo. Aspettava un’amica che non vedeva da tanto, ma ai tempi della scuola era stata una delle sue confidenti più care. Aprì il forno lasciandosi avvolgere dal tepore e dal profumo della cannella ed ad un tratto, mentre si avviava verso la porta, si rese conto di non aver mai mandato quel messaggino con l’indirizzo preciso della sua casa, una tra le tante di quella lunga strada. Non poteva essere lei. Come aveva fatto a trovarla? Eppure, lanciando un’occhiata alla finestra, riconobbe un ciuffo blu sotto un berretto rosso. “Nina!”, gridò correndo a spalancare la porta. “Ma… come sapevi quale fosse la casa giusta?”. Nina alzò gli occhi seguendo il profilo del foltissimo festone agganciato alla porta e raccolse una pallina rossa glitterata caduta sullo zerbino. “Semplice”, disse, “Ho seguito la strada del Natale”.
Chiacchierando con l’amica, a Gemma cominciarono a tornare in mente vecchi ricordi. Le briciole dei biscotti pan di zenzero tra le pagine dei libri, un lembo della coccarda che spuntava dallo zaino, la matita con la gomma a forma di Babbo Natale. A Gemma il Natale piaceva tanto, così come le piacevano i festoni verdi, gli Schiaccianoci con le divise brillantinate e le palline, tante palline con le quali riempiva l’albero talmente tanto che a volte non si vedevano più nemmeno le luci. “Ti ricordi quando quella volta in cui un ramo dell’albero era così pieno che le palline iniziarono a scivolare e a rotolare sul pavimento e noi a scivolare!”. Gemma se lo ricordava bene, lei era stata la prima a cadere, con un vassoio di biscotti tra le mani, e ricordava anche il volo di un omino di pan di zenzero finito a testa giù in una tazza di cioccolata calda sul tavolino lì accanto. “Poi le raccogliesti”, proseguì Nina, “E cominciasti ad appenderle ovunque, alle maniglie delle porte, alla ghirlanda sulla porta, addirittura al forno e alle lampade in salone”. “Hai ragione! Ma sai… non ricordavo più dove fosse nata questa abitudine di appendere palline ovunque e, a dire il vero, lo faccio ancora”. L’amica alzò gli occhi sulle calze appese al camino piene di palline rosse lucide, opache e glitterate, alle sfere che dondolavano sulla libreria, sulle cornici delle finestre, sulle poltrone. “Lo so”, rispose con un sorriso.
Le palline natalizie rosse che disegnano la strada delle feste
C’è una strada meravigliosa che, un passo alla volta, ci porta a casa per le feste. È un sentiero lungo il quale, tra le tanti voci, risuonano sempre le note allegre di una musica natalizia che fa battere il cuore e mentre, tutt’intorno, vorticano dei fiocchetti bianchi che cingono in un abbraccio e ci fanno tornare alla mente lieti ricordi. È un sentiero che comincia dalle sfere Friendship Sweater. Dapprima, nelle sfere lucide, riflette la sorpresa nell’udire quella musica e nel vedere quei fiocchetti, poi in un battito di ciglia, gli occhi si emozionano, e il loro lucchio si specchia nelle sfere ammantate di sottili venature. Ecco che i ricordi tornano alla mente, all’inizio velati, come sopiti, ma poi brillano dei bagliori più lucenti, perché Friendship Sweater ci ha condotto esattamente lì, dove desideravamo essere.
| Materiale | PVC | 
|---|---|
| Colore | Rosso | 
| Diametro | Ø 8 cm | 
| Effetto | Lucido-Opaco-Glitterato | 
 
 

