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Il piccolo Max, da quando a scuola aveva sentito i suoi amici parlare della tradizione della letterina a Babbo Natale, non riusciva proprio a smettere di pensarci. Ma cosa poteva scrivergli lui, che solo riusciva appena a disegnare le lettere del suo nome, tremolanti sul foglio bianco e sempre talmente grandi da uscire dai margini. “Oh tesoro”, lo rassicurò la mamma accarezzandogli il ciuffo spettinato, “A Babbo Natale non importa certo come scrivi, ma quello che vuoi dirgli, quello che senti qui dentro”, e gli toccò il petto con un dito, sopra il cuoricino.
Max corse sotto l’albero e abbracciò il suo orsetto. Era alto quasi quanto lui, e morbidissimo, e quando affondava il viso nella sua morbida pelliccia si sentiva felice. Si arrampicò sul divano ancora stringendo l’orso e facendo cadere dal tavolino lì accanto una targhetta con la scritta Merry Christmas e un grazioso omino di pan di zenzero con il cappello da Babbo Natale. Aveva tutte le ragioni per essere felice. Le vacanze erano finalmente arrivate ed ora avrebbe potuto trascorrere molto più tempo con la mamma e con Giulia, anche se lei fingeva sempre di non voler giocare con lui. Il pomeriggio in televisione c’era sempre qualche bel film con le renne e la neve e i bambini che alla fine scartavano i regali e lui, a volte, si appisolava un po’, svegliandosi quando le lucine dell’albero già danzavano sulle finestre.
Tutto quello che desiderava era già lì. A Babbo Natale non voleva chiedere, ma solo ringraziarlo e augurargli delle buone feste. Scivolò giù dal divano e corse al tavolino dove aveva lasciato un foglio bianco. Raccolse la targa e ci mise il foglio sopra iniziando a ricalcare con molta attenzione la scritta rossa. Poi passò al viso dell’omino, agli occhietti e al sorriso, ma, invece di disegnare il cappello con il pompon, improvvisò un ciuffo bruno. E, nel caso Babbo Natale potesse ancora avere qualche dubbio, scrisse sotto il suo nome. A lettere grandi, che occuparono tutto il resto del foglio.
La scritta di Buon Natale che esce dal cuore
Un rossore tenue colora poco alla volta le guance, quasi accarezzandole, mentre gli occhi si illuminano più delle lucine danzerine colorate. È l’emozione che nasce, perché Natale è vicino e siamo pronti a condividere l’allegria che ci donerà. Bastano solo due parole per esprimerla: Merry Christmas.
Sulla targa innevata la scritta rossa tondeggiante è la firma di Santa Claus, che si diverte sempre ad arricciare un po’ lettere e ad intrecciarle le une alle altre, ora più snelle, ora più panciute. Dal suo sacco, accanto alla scritta, deve essere caduto Gingerbread, l’omino di pan di zenzero fragrante e biscottato, con il papillon verde e le ciliegine candite per bottoncini, che si diverte ad indossare il suo stesso cappello, rosso e con il papillon bianco. Gingerbread ha portato con sé anche un po’ di caramelline e delle stelline. A Natale si è sempre in buona e dolce compagnia.
Materiale | Legno |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 30 cm |
Profondità | 3 cm |
Altezza | 11 cm |