È il 1° dicembre. La sveglia è suonata per il piccolo Thimoty che apre gli occhi, un po’ svogliato, al pensiero di un nuovo giorno di scuola. Ai piedi del letto intravede un oggetto, appena nascosto da un lembo della trapunta. È rosso, legnoso e ha un sorriso amichevole sotto due folti baffoni bianchi. Osservandolo da vicino, Thimoty nota che è cosparso di cassettini numerati. Sta per spalancarne uno quando una voce lo ferma. “Quando tornerai da scuola - gli dice la mamma - apriremo insieme il cassettino numero uno. Domani il numero due. E così via. Questo Schiaccianoci è un Calendario dell’Avvento e ci servirà per contare i giorni fino a Natale. È cominciato il periodo più magico dell’anno e ogni giorno sarà una sorpresa!".


Il Calendario dell’Avvento, tra tutti gli ornamenti a tema natalizio, è il più palpitante di festosa aspettativa. Si caratterizza per la numerazione da 1 a 24 (in forma di finestrelle apribili o sacchetti che possono contenere piccoli regalini, blocchi numerati o semplicemente con i numeri disegnati) e, a partire dal 1° dicembre, serve a tenere traccia del tempo che manca a Natale. Una decorazione, o volendo il primo dei regali da condividere, che rende l’attesa ancor più gioiosa.

 

Il Calendario dell’Avvento: storia e significato 

Nella tradizione religiosa cristiana l’Avvento indica l’attesa per la venuta di Gesù, tradizionalmente identificata con il Natale della liturgia. In senso più ampio, al di là del significato religioso, i 24 giorni che precedono il 25 dicembre sono tappe di un percorso alla conquista della pace e della serenità. Sembra risalga al diciannovesimo secolo l’antica usanza diffusa in Nord Europa di aspettare il Natale bruciando ogni giorno una candela o segnando tacche sul muro con il gesso. Il ben più moderno calendario con le “finestrelle”, invece, si ebbe solo ad inizio Novecento: nacque da un ricordo d’infanzia dell’editore e stampatore tedesco Gerhard Lang, che da bambino contava i giorni di dicembre in dolcetti e biscotti preparati dalla madre. Se all’inizio i Calendari dell’Avvento schiudevano soprattutto immagini religiose e di santi, successivamente questi oggetti hanno assunto una connotazione prettamente festosa, per cui oggi li ritroviamo colorati di rosso, decorati con immagini di Babbo Natale, renne e pupazzi di neve e pieni di cioccolato o altri simpatici regalini.

 

Come funziona il Calendario dell’Avvento

Stamattina, sulla soglia della porta, ho trovato un curioso ninnolo. È un’ampolla Rahimi in cui c’è un bulbo di luce luminosa. Dovrò aspettare la notte per capire cosa mi rivelerà. Deve essere un’invenzione di Mihut, anzi mi sembra proprio di averlo intravisto girare l’angolo un attimo fa. In attesa del giorno più importante dell’anno è consuetudine che Nataland diventi un grande Calendario dell’Avvento vivente a cielo aperto. Ogni giorno ciascun elfo trova in un posto che gli è caro un piccolo pensiero e, a sua volta, ne lascia uno per un altro elfo. Anche io ho un cadeau: ho selezionato una rara variante di rosa bianca dal vivaio e l’ho impreziosita con della polvere lunare. Sto andando a consegnarla proprio ora. 

 

Contare i giorni al Natale è una parte integrante dei festeggiamenti. Coinvolge i più piccini, ma in fondo piace anche agli adulti. L’attimo in cui si segna sul Calendario dell’Avvento un altro giorno che è passato è sospeso nel tempo: mentre la mano si avvicina alla casella, l’aria si carica di attesa ed è come se gli impegni e le inquietudini quotidiane si placassero per un istante. Per poi riprendere a scorrere in tutta la loro vorticosità. 

Anche noi elfi falegnami, insieme agli artisti e agli inventori, abbiamo voluto contribuire a rendere speciale questa atmosfera realizzando per voi i nostri calendari:

  • con finestrelle e cassettini
  • con blocchi numerati
  • da appendere

 

Calendari con finestrelle e cassettini

 

Sono i primi esemplari usciti dalle botteghe degli elfi falegnami che hanno selezionato con cura i ciocchi di legno in cui intagliare schiaccianoci, trenini, camioncini, abeti composti da pacchi dono e casette con scene di Santa Claus alla guida della slitta.

 

Calendari con  il contatore "days until christmas"

 

L’omino di Pan di Zenzero Gingembre, la renna Ukko, gli schiaccianoci Romanov e Godunov e lo stesso Babbo Natale sono i protagonisti di un’altra tipologia di countdown molto amata: il personaggio natalizio con alla base due cubi numerati da 1 a 6 per segnare a mano ogni giorno che manca a Natale. 

 

Calendari da appendere

 

Gli elfi sarti si sono ispirati ai più cari amici di Santa Claus, dalle renne ai pupazzi di neve, oltre che agli abeti e alle nostre casette, per realizzare morbide sagome colorate dotate di tasche da appendere al muro, sulla porta d’ingresso o, perché no, anche sull’albero.

 

Cosa mettere dentro il Calendario dell’Avvento

Ciascuno di noi, a seconda della propria arte di competenza, potrebbe esprimere un parere. 

  • Lekta, ad esempio, propende per dolci e cioccolatini. Di modeste dimensioni per adattarsi allo spazio, è ovvio, ma sempre gustosi. Ultimamente sta sperimentando dei quadratini in pasta di zenzero ripieni di marmellata o cioccolato. L’unico problema è che non durano più di qualche ora. Figurarsi conservarli fino all’ultimo cassettino!
  • Kaidynv, invece, comporrebbe una poesia, sul Natale e sull’amicizia e la dividerebbe in piccole strofe, in modo da leggerne una al giorno e per poter comprendere il vero senso della sua opera solo alla fine.
  • La stessa idea è venuta a Kayorin che, da bravo esploratore, ha ideato una caccia al tesoro, da fare in casa o in giardino, per divertire i bambini. Ad ogni finestrella un indizio, ad ogni indizio una tappa, ad ogni tappa un premio che avvicina al tesoro finale (il tema di quest'anno è “A cavallo di una renna per Rovaniemi: caccia al villaggio di Babbo Natale).
  • Gli amanti delle piante e dei fiori potrebbero riempire il loro calendario con sacchetti di semi. Di questi tempi Bahir sta coltivando agrifoglio, bucaneve e viole del pensiero. Piante molto scenografiche per gli allestimenti festivi.
  • Sakyla e Mihut, dando un’occhiata alle loro ultime produzioni, suggeriscono di aggiungere al calendario un tocco ancora più festoso e riempire le sacche delle renne da appendere con piccole decorazioni natalizie a forma di elfetti, bastoncini di zucchero, lecca lecca, o palline. E ogni giorno  prenderle dal calendario e utilizzarle per dare un tocco in più all’albero.

 

Avete ragione. Vi devo la fine della storia con protagonista il piccolo Thimoty. Nel primo cassettino c’era un pezzo di una locomotiva a vapore. Il resto potete immaginarlo. Quanto a me, mi spiace, ma non vi dirò per chi era il mio primo Regalo dell’Avvento.