Calde lucine, come stelle sospese a mezz’aria, danzano sull’albero di Natale. Fiori, palline e ghirlande abbelliscono i rami innevati e riempiono la casa di atmosfera e colore. Cosa manca adesso? L’ultima decorazione, quella che si mette più in alto, proprio sulla cima dell’abete: il puntale. Dalle classiche stelle ai buffi cappelli, dai fiocchi alle ghirlande, a ciascuno il suo, il puntale raccoglie in sé lo spirito di tutti gli altri addobbi ed è il catalizzatore che dall’alto diffonde la magia del Natale. 

Perché si mette il puntale sull’albero di Natale

Il puntale è il cappello dell’abete addobbato. Una metafora piuttosto calzante per un elfo, non vi sembra? E infatti fu proprio l’immagine di un elfo senza il suo copricapo che venne in mente ai nostri maestri quando, guardando uno dei loro magnifici abeti decorati, storsero il naso. Lo splendore degli addobbi ardenti di luci si infrangeva appena lo sguardo arrivava a posarsi sulla nuda cima. Fui io, a quel punto, a suggerire di creare un addobbo speciale, simile a quelli che si appendono ai rami, ma destinato a crescere verso l’alto anziché in basso. I maestri saggi non se lo fecero ripetere due volte. Negli occhi pieni di inventiva di Mihut vidi prendere forma un decoro dal profilo sinuoso, poi portato alla vita dalla forgia di Ioha che, di bottega in bottega, si arricchì di motivi ispirati alle foglie e alle bacche dell’agrifoglio, prima, e ai cristalli di neve poi. Era semplicemente meraviglioso. Lo si poteva vedere da tutta Nataland.


Il puntale è una decorazione che non manca mai sull’albero di Natale e lo innalza ancora di più. La tradizione di questo ornamento coincide con quella degli altri addobbi natalizi. Come palline e lucine simboleggiavano la speranza nel rinnovamento della vita, allo stesso modo, in passato, l’usanza di abbellire la cima dell’abete aveva una valenza simbolica, principalmente religiosa, tant’è che i primi puntali, soprattutto in epoca vittoriana, avevano per lo più sembianze di angeli, stelle o stelle comete. A questi soggetti più tradizionali nel tempo se ne sono affiancati altri dalle forme e le tinte più svariate. 

Cosa mettere sulla punta dell’albero di Natale: tipi di puntale

‘Notte innevata di Natale’, questo il nome della prima punta d’albero creata a Nataland, adesso è conservato in una teca espositiva nella casa di Santa Claus. Quest’anno abbiamo optato per una stella.  È alimentata con un pizzico di polvere luminosa raccolta dal cuore di Sirio, l’astro più luminoso dell’universo. Noi speriamo che possa aiutarci ad irradiare lo spirito natalizio su tutta la terra. Per l’anno prossimo, invece, stiamo già pensando di realizzare una variopinta composizione di rami. Nelle nostre botteghe certamente non manca la creatività, anche perché ciascun amante del Natale vorrà scegliere il puntale adatto al suo stile di addobbo prediletto.

 

Puntale classico

 

Ha la tipica struttura elegante e slanciata composta da una o più sfere, incastonate l’una sull’altra, disposte in ordine crescente di grandezza, e termina con una punta lunga e affusolata. È uno dei primi modelli di puntale realizzati a Nataland e infatti è tra i preferiti dei mastri elfi. Bahir, ad esempio, ne mette sempre uno, rosso oppure dorato, su tutti i suoi alberi di Natale. Dice che quella forma, tondeggiante alla base e allungata verso il cielo, gli ricorda proprio la silhouette degli abeti che con tanta cura fa crescere nella Foresta.

 

La stella

La stella è un simbolo natalizio altrettanto tradizionale e amato. Le prime punte di albero a forma di stella nacquero dai sogni ad occhi aperti di Kaydinv. Lei ha sempre amato i corpi celesti luminescenti, al punto di creare addirittura delle luci sospese che poi ha diffuso  per il villaggio come fossero uno sciame di lucciole. La sua preferita è rossa, il colore del Natale, ha una trama intrecciata e glitterata molto luminosa. Quando passo davanti alla sua bottega non posso fare a meno di lanciare un’occhiata per ammirarla.

 

La stella luminosa

Cattura e riflette la luce in modo davvero sorprendente. L’origine di questo tipo di puntale, a dire il vero è un po’ incerta. Una sera abbiamo notato un bagliore intensissimo provenire da una delle botteghe dei sarti. Avevamo pensato tutti ad un fuocherello nato da una brace di camino rotolata su una stoffa e invece… che sorpresa quando vedemmo che la luce era fissa sopra l’albero di Natale. Genzel si era incaponito a volerne trovare l’origine: dopo un’attenta indagine con i suoi sofisticatissimi strumenti aveva ipotizzato che quella luminosità fosse dovuta al residuo di una qualche tempesta solare. Volete la mia opinione? Una delle lucciole di Kaydinv deve essere aver trovato un riparo all’interno della stella.

 

Puntale a fiocco

 

Un Natale Zirke propose di utilizzare una delle sue stoffe per fasciare la punta del grande abete in piazza. Sistemò il suo scaletto con le ruote, srotolò un lunghissimo nastro di stoffa e iniziò ad intrecciarlo tra i rami più alti con una tecnica che aveva studiato appositamente. Per farla breve, però, si ingarbugliò a tal punto che finì per cadere, tirandosi dietro la sua preziosa creazione. Sulla cima dell’abete, tuttavia, rimase della stoffa che aveva assunto un gioioso intreccio a fiocco. E fu quello il nostro puntale dell’anno. Con l’avvicinarsi del periodo natalizio nelle botteghe dei sarti non si può nemmeno entrare: stoffe rosse, verdi, rosa e tartan li sommergono fino alla punta delle orecchie. Ma vedeste che bei fiocchi hanno annodato!

 

La coccarda

È una simpatica variante del fiocco. Ricorda un po’ le coccarde che si appuntano sul petto a mo’ di premio. Un premio per chi ha più spirito natalizio.

 

Puntale a cappello

 

Ricordate quando vi dicevo che il puntale è il cappello dell’albero di Natale? Non sono l’unico a pensarlo. In occasione di un altro allestimento dell’abete in piazza, ad esempio, fu Santa Claus stesso a sancire la decorazione finale… il suo cappello! Lo vedevamo, infatti, girare a capo canuto scoperto cercando il suo copricapo in ogni angolo. Finché uno degli elfi lo notò, perfettamente sistemato tra i rami, sulla cima dell’abete. Nessuno ha mai capito come ci sia finito. Forse lo scherzo di qualche renna che Santa aveva messo a dieta in vista del volo della notte di Natale? E l’anno successivo fui io a prestare il mio cappello come modello di addobbo. Ancora oggi è aperto un sondaggio su quale dei due puntali-cappello fosse il più bello.

 

Puntale a peluche

 

Dopo il cappello, sulla cima dell’albero, ci siamo finiti addirittura noi. Non ricordo esattamente in quale anno capitò che uno dei nostri elfi si fosse arrampicato sull’abete, dalla cui sommità si riesce a vedere l’intero villaggio. Fu immortalato in una foto, avvinghiato alla cima e con un buffo sorrisetto, mentre si dondolava. Ed è così che ci è venuta l’idea di utilizzare morbidi e simpatici peluche, con le fattezze dei personaggi natalizi più amati, come originalissime punte. Per chi se lo stesse chiedendo, no, quell’anno alla fine non avemmo un puntale vivente. Riuscimmo a tirar giù l’elfetto. Magari sarà per la prossima volta!

 

Il “dolce” puntale

 

È il più moderno, ispirato dalla caramellosa esplosione di uno dei forni della cucina di Lekta. Lo aveva caricato così tanto di caramelle e lollipop che non fu certo una sorpresa. Ad un tratto vedemmo un arcobaleno dai mille colori fuoriuscire vorticosamente dalla sua finestra. Caramelle rosse, bianche, verdi, lecca lecca rosa e celesti tempestati di pezzettini di zucchero colorati piovvero dal cielo per qualche minuto. Il mio suggerimento è di creare delle composizioni di dolcetti tutto intorno alla punta in modo che la loro fragranza possa risaltare meglio. E il bello di queste composizioni è che possono adattarsi ad alberi addobbati con stili diversi. Assaggiare per credere.

 

Mi raccomando di non fare come Zirke. Non c’è alcun bisogno di farsi male per decorare la propria punta d’albero. Basta prestare un po’ di attenzione e assicurarsi di aver ben fissato i rami intorno alla base in modo da garantire stabilità. È un gioco da ragazzi, anzi… spesso vedo i papà che sollevano in braccio i bambini e lasciano a loro l’importantissimo compito di completare l’albero di Natale. A questo punto… la magia è definitivamente compiuta. Il prossimo passo è riempire l’albero di regali da scartare!